Sons of Anarchy – Recensione 6×04 – Wolfsangel

Sons-of-Anarchy-Season-6_1371557300” I didn’t even see that coming.” (Lee Toric)

Possiamo riassumere così i 60 minuti di Sons of Anarchy andati in onda questa settimana e se non se l’aspettava Lee Toric figuratevi se ce l’aspettavamo noi. Una puntata ricchissima di eventi, dallo svolgimento rapido e che segna un netto cambio di rotta per questa sesta stagione.

Morte, ancora una volta i Sons of Anarchy si lasciano alle spalle una scia di morti che segnano profondamente i membri del Club e il Club stesso, che di volta in volta continua ad essere decimato, ma partiamo dal principio.

Essenzialmente, chi dovrebbe morire (Tig) non lo fa, e chi non dovrebbe viene accontentato. Ci eravamo lasciati con Jax che consegna Trager ad August, come secondo gli accordi, ma sorpresa sorpresa, la mossa dell’ex vice di Pope, era solo un bluff per mettere alla prova la fiducia di Jax. Chi poteva sopportare di perdere Tig? L’ex braccio destro di Clay, non è uno stupido, e si accorge che c’è qualcosa che non va tanto da chiedere a Jackson se è tutto a posto ricevendo una risposta positiva. Non credo che questione sia ancora chiusa.

Ma i guai non finiscono mai, e a tutti i problemi del Club, stavolta si aggiunge l’assassinio di una delle ragazze (architettato da Lee) di Nero, i problemi con Galaan e la gang di neonazisti concia per le feste Wayne.
Nero, viene incastrato da Toric per la morte di una delle ragazze che lavorava per lui, e viene portato in centrale dallo Sceriffo Eli così bravo nell’intuire che le prove trovate nel pick-up di Padilla sono state messe li apposta, e non è un caso che venga fuori il nome del Marshal. Il latino – americano viene rilasciato ed esprime a Gemma i suoi dubbi riguardo il Club, sono solo due mesi che le due bande collaborano, e Nero si ritrova nei guai fino al collo e pensa bene di distaccarsi dai SAMCRO, almeno per il momento. Questo fa presagire che presto la Old Lady si ritroverà a dover fare una scelta: stare dalla parte del Club o stare insieme a Nero?

Nel frattempo, Toric spinto da Claudette a far firmare l’accordo a Clay, torna a Stockton a torchiare l’ex Presidente dei SOA e decide di far leva su di lui portandolo a far visita a Otto, che si trova in condizioni a dir poco raccapriccianti. Clay, pensa bene di passargli di nascosto un taglierino di fortuna conservato di nascosto dicendogli: “Mi dispiace. Ma adesso basta soffrire.” Personalmente, pensavo che Otto usasse l’arma per togliersi la vita, ma Sutter fa di peggio e ci imbroglia per l’ennesima volta con una delle sue magie; e quando Toric va da Otto a chiedergli di dargli qualche informazione utile per incastrare il Club, con la sorpresa di tutti Delaney uccide il Marshal per poi a sua volta venire ucciso dalle guardie. Un’uscita di scena spettacolare per Otto, che dopo averne subite di tutti i colori riesce ad ottenere la sua rivincita. Lo stesso non si può dire del badass Lee Toric, che se ne esce di scena con la sorpresa di tutti e ancora non capisco come mai Kurt Sutter abbia potuto scartare un villain con così tanto potenziale, come a voler dire che il peggio deve ancora venire. E adesso saranno Claudette e Galaan a mettere i bastoni fra le ruote ai SOA.

Jax è sempre più determinato a tirarsi fuori dal traffico d’armi, ma con un avversario come Galaan non è affatto facile e il Presidente dei SAMCRO decide di imporsi con la forza, e ovviamente i risultati non sono dei migliori. Epiche le parole che Teller Jr. dice al trafficante d’armi irlandese:

“J.T si era reso conto che non c’è nulla di più pericoloso di un gangster che pensa di avere Dio al suo fianco. Forse agli inizi la causa era davvero il bene più grande, ma ormai a quelli come te, Jimmy O serve soltanto ad ammazzare gente con i proiettili di Cristo e a riempirvi le tasche.”

Galaan è un criminale con la C maiuscola, e anche se sembra accettare la situazione sappiamo che non è finita lì. L’irlandese si presenta al deposito d’armi del Club, uccide i Prospeckt e prende tutte le armi lasciando i KG-9. Vi risparmio i particolari del ritrovamento dei corpi. Un colpo basso che preannuncia quello che sarà uno dei prossimi avversari del Club. La scia di vittime causate dall’attività dei SOA non sappiamo ancora quando finirà e se finirà. La conseguenza di tutto ciò è l’emergere del dark side di Jackson che, ormai nella posizione di Presidente si trova a dover tirare fuori il Club dallo ‘sporco’ e dalle acque agitate in cui si è sprofondato, e se Clay si appoggiava a Gemma e Tig, Jackson sembra non avere nessuna spalla su cui appoggiarsi, Tara è più distaccata che mai e Chibs non condivide i metodi di leadership del Presidente.
Cruciale a riguardo è proprio lo scambio fra Presidente e Vice, testimone l’espressione di Chibs, crucciata e dubbiosa, che accompagna tutte le azioni di J.T junior:

Chibs: “Stai prendendo decisioni, decisioni importanti, senza metterle ai voti. Non è così che funziona.”

Jax: “E com’è che funziona? Guarda com’è ridotto il nostro charter, Chibs. Stiamo pagando per gli errori dell’IRA e del Cartello. Ormai siamo rimasti in sei, con la minaccia del RICO e un Marshal psicopatico che ci ronza intorno in attesa del nostro prossimo passo falso. Fratello, non c’è niente che funzioni qui, ma io voglio rimediare. Voglio costruire un futuro per tutti noi , e ti dirò, se per farlo ogni tanto dovrò rompere i nostri schemi o decidere su due piedi, allora sono proprio queste le cose che farò.”

Chibs: “Wow! Lo sai chi mi sembra di sentir parlare? Quello che stava seduto lì prima di te.”

Jax: “Tutto ciò che faccio in questo Club lo faccio esclusivamente per il Club. Non sono come Clay e non lo sarò mai.”

Emergono sempre di più le spaccature al tavolo, in particolare tra Chibs e Jax, e prima o poi si arriverà a un punto di non ritorno.

La situazione sembra irrecuperabile e per quanto Jax si sforzi di distaccarsi dal “metodo Clay”, sembra sempre più sprofondare circondato da situazioni sporche, immorali e oscure che fanno emergere il suo lato peggiore.

Finalmente, vengono svelate le carte in tavola per quanto riguarda il piano di Tara per allontanare il marito dai figli, e la Dottoressa si avvale dell’aiuto di Wendy. Così si spiegano gli strani comportamenti della vera madre di Abel, e del suo riavvicinamento a Gemma. Tara, è chiaramente una brava manipolatrice e d’altra parte ha imparato dalla migliore. Mi chiedo, allo stesso tempo, se sia vera la sua gravidanza.

L’episodio ha il sapore di un season finale, e siamo solo al quarto episodio, al contrario delle precedenti puntate gli avvenimenti si susseguono velocemente e coinvolgono il pubblico, tanto che i 60 minuti volano. Emerge finalmente la vera essenza di questa serie tv, dopo i primi 3 episodi, si belli ma più “tranquilli”. Sutter decide di cambiare la direzione presa a inizio stagione per andare non sappiamo dove, sappiamo solo che questi 60 minuti hanno il sapore dell’inizio della fine.

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Sabrina

About Sabrina

Sabrina. 24 anni. Segni particolari: Musica e telefilm dipendente. Cresce a rock e serie tv e i suoi grandi amori del passato sono: Dawson's Creek, Beverly Hills 90210, The O.C e Veronica Mars ma anche Queen, Beatles, Rolling Stones e U2 con cui la mamma l'ha cresciuta. Perennemente alla ricerca di nuove serie da vedere, la sua è proprio una malattia. Le sue attuali fisse telefilmiche sono: Doctor Who e Mad Men. Tra le serie tv preferite invece ci sono: Game of Thrones, Sons of Anarchy, The Walking Dead, Mad Men, Fringe...ma la lista potrebbe continuare ancora e ancora. Le sue passioni, musica e serie tv, spesso si intrecciano e tra le sue best soundtracks ever ci sono: The OC, Game of Thrones, Veronica Mars, Sons of Anarchy. Se invece parliamo di attuali influenze musicali la lista è ancora più lunga ma per citarne alcune: Coldplay, Muse, Arctic Monkeys, Bon Iver, Mumford and Sons, Band of Horses, Florence and The Machine...è un caso irrecuperabile, qualcuno la aiuti! Come Amy Pond, attende disperatamente che nel suo giardino atterri il Dottore insieme al suo TARDIS!